IL BONUS TENDE DA SOLE 2024
COSA DEVI SAPERE SULL’ ECO- BONUS TENDE DA SOLE 2024
A differenza dell’eco- bonus tende da sole 2024, con il Superbonus del 110% si poteva procedere con l’acquisto e l’installazione di tende da sole per terrazzi e balconi come lavoro “trainato” e detrarre totalmente il costo o addirittura non pagare nulla con lo sconto diretto in fattura. Purtroppo, dal 2024 il Super Bonus è variato e per molti rimane unicamente l’Ecobonus.
Il 110% rimane valido per chi ha iniziato i lavori nel 2022 o 2023 (edifici pubblici) e per alcune zone sismiche. La cessione del credito è stata abrogata nel 2023. Oggi rimane attivo il Superbonus al 70% per l’anno 2024 e al 65% per l’anno 2025. Ne avranno diritto solamente i condomini e alcuni enti pubblici che hanno ricevuto approvazione entro il 2023.
L’ECOBONUS 2024
Molti parlano di un Bonus tende da sole 2024, ma in realtà questo fa parte dei lavori agevolati con l’Ecobonus, che prevede una detrazione da indicare in dichiarazione dei redditi pari al 50% della spesa sostenuta.
La cifra totale verrà restituita al contribuente nel corso di 10 anni sotto forma di sconto all’IRPEF versato. In pratica, il lavoratore riceverà dal suo datore di lavoro un pagamento di un decimo della spesa sostenuta, insieme al suo stipendio di luglio o agosto (dipendentemente da quando si presenta il 730) dell’anno successivo alla pratica.
È importante ricordare che, se la cifra annuale, che il contribuente deve ricevere, supera il totale versato dal datore di lavoro in tasse nel mese dell’accredito, allora il datore di lavoro suddividerà il pagamento in più mesi. Se il contribuente è disoccupato o lavoratore autonomo, riceverà l’accredito per l’anno precedente, direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Cos’è l’eco- bonus tende da sole 2024?
Si tratta di una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari e le chiusure tecniche mobili oscuranti, montate in modo fisso all’involucro edilizio o ai suoi componenti. Possono essere installate all’interno, all’esterno o integrate alla superficie vetrata. La spesa massima ammessa alla detrazione è di 120.000 euro.
Le caratteristiche delle schermature solari incluse nell’Ecobonus:
Le schermature devono essere “tecniche” a protezione di una superficie vetrata e applicate all’interno, all’esterno o integrate alla stessa. Inoltre, devono essere mobili ma non possono essere liberamente montabili e smontabili dall’utente. Per le chiusure oscuranti (persiane, veneziane, tapparelle, ecc.), vengono considerati validi tutti gli orientamenti.
Per le schermature non in combinazione con vetrate (tende da sole, veneziane, tende a rullo, tende a bracci), vengono escluse quelle con orientamento a nord, nord-est e nord-ovest. È importante considerare che le schermature devono possedere un valore del fattore di trasmissione solare totale accoppiato al tipo di vetro della superficie vetrata protetta inferiore o uguale a 0,35 valutato con riferimento al vetro tipo C secondo la norma UNI EN 14501.
È importante ricordare che non solo le schermature sono detraibili ma anche la posa in opera ed i lavori murari eventualmente necessari per la posa in opera e lo smontaggio e dismissione dei sistemi precedenti.
Chi può richiedere l’Ecobonus, ovvero il BONUS tende da sole 2024?
L’agevolazione spetta ai residenti e non residenti, titolari di qualsiasi tipologia di reddito. Rientrano tra i beneficiari le persone fisiche, compresi gli esercenti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
Per usufruire della detrazione, l’immobile dev’essere di proprietà o averne diritto. Spetta quindi ai proprietari e nudi proprietari e ai titolari di un diritto reale di godimento quali usufrutto, uso, abitazione o superficie. Inoltre ne usufruiscono i locatari o comodatari (previo consenso del legittimo possessore), i soci di cooperative divise e indivise e gli imprenditori individuali e soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari) per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce.
Inoltre gli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, ne usufruiscono per le spese sostenute per interventi realizzati su immobili di loro proprietà, adibiti a edilizia residenziale pubblica. I “non-proprietari” aventi diritto, devono avere la residenza presso l’edificio in questione.
Purtroppo, sono esclusi tutti i possessori di partita IVA a regime forfettario.
La spesa massima detraibile è riferita all’immobile, da dividere tra gli aventi diritto in base alla quota di spesa sostenuta.
Da ricordarsi che, richiedendo questo tipo di agevolazione, si può essere sottoposti a controllo, da parte dell’Agenzia delle entrate o dall’Enea.
Come si fa ad ottenere il bonus tende da sole 2024?
Per fruire della detrazione in dichiarazione dei redditi è necessario rispettare 2 condizioni, ovvero il pagamento tramite bonifico parlante e l’invio della documentazione comprovante la spesa ad Enea.
Pagamento con bonifico per ristrutturazione edilizia
È necessario che le spese siano pagate esclusivamente con bonifico, anche postale o online, dal quale risulti:
- la causale del versamento (il riferimento alla Legge 190/2014) e il riferimento alla fattura che si sta pagando che deve avere data antecedente a quella del bonifico;
- il codice fiscale dei beneficiari della detrazione;
- il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Si può ottenere la detrazione anche in caso di finanziamento, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il fornitore con un bonifico bancario che riporti tutti i dati previsti (causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del soggetto per conto del quale è eseguito il pagamento, numero di partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato) e ne consegni una copia al contribuente. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa è quello di effettuazione del bonifico da parte della finanziaria.
Come dev’essere l’intestazione della fattura?
Le fatture di spesa devono contenere i dati di tutti i beneficiari della detrazione. Tuttavia, se la fattura e il bonifico sono intestati a un solo comproprietario, mentre la spesa di acquisto delle tende è sostenuta da più proprietari, la detrazione spetta anche ai soggetti che non risultano indicati nei documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa sostenuta da loro. L’annotazione deve avvenire fin dal primo anno di fruizione del beneficio, perché non è poi possibile modificarla.
La pratica all’Enea
Entro 90 giorni dal termine dei lavori si deve inviare all’Enea la scheda descrittiva relativa agli interventi realizzati compilata dal tecnico abilitato che rilascia anche l’asseverazione della congruità dei costi e dei prezzi se richiesta dal tipo di intervento realizzato.
L’invio della documentazione deve essere effettuato in via telematica, attraverso il sito Internet https://detrazionifiscali.enea.it ottenendo la ricevuta telematica.
La data di fine lavori coincide con la data del collaudo oppure dell’attestazione della funzionalità dell’installazione o da dichiarazione del tecnico che compila la scheda descrittiva.